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Avrai forse trovato inusuale introdurre qualcuno al proprio sito con simili immagini… Tuttavia abbiamo fatto questa scelta per rendere il nostro messaggio chiaro ed immediato, senza troppi riguardi per il politicamente corretto (giogo insopportabile per noi liberi pensatori).

Ateismo, credenza in dio e vicende umane: che legame esiste tra queste cose? Le ragioni dell’ateismo sono moltissime e sempre più evidenti agli occhi di un mondo che va emancipandosi (a fatica purtroppo) dal misticismo e dalle credenze irrazionali ancora presenti nell’era scientifica che stiamo vivendo.
È un’epoca di oscurantismo quella che indugia a morire, per quanto vi sia destinata, e che trova i suoi massimi rappresentanti in tutti coloro che, in nome di un dio, muovono guerre, annientano culture, rendono l’essere umano un colpevole per sua stessa natura, condannano la sessualità, schiavizzano la donna, si oppongono al progresso scientifico… E tutto questo inorridendo davanti allo “scandalo della secolarizzazione” della società (termine a loro più congeniale del nostro “emancipazione”).

Dobbiamo purtroppo notare che, nonostante l’inarrestabile e benefico processo di questa secolarizzazione, stiamo attualmente assistendo ad un evidente ritorno al tradizionalismo religioso, alle superstizioni e alle credenze mistiche e irrazionali.
Il silenzio delle masse, abbindolate dalla facciata di rispettabilità con cui oggi più che mai ama vestirsi l’onnipresente fanatismo monoteista, ci è sembrato talmente “assordante” che abbiamo avvertito il bisogno di gridare a gran voce quello che molti non vogliono ascoltare. Del resto la credenza in un dio è sempre stata fonte, anche a livello individuale, di un sentimento di deresponsabilizzazione che su scala sociale ha prodotto gli abomini di cui l’umanità è testimone.
L’Ateismo, in questo senso, è prima di tutto un antidoto a questa deresponsabilizzazione, e la sua promozione coincide con la volontà di mettere finalmente l’uomo di fronte a se stesso, rendendogli i demeriti dei suoi fallimenti ma anche i meriti dei suoi slanci più alti.